QUADERNI DI STUDI INDO-MEDITERRANEI N. 15

Alessandro Grossato (ed.), Draghi. Simboli, miti e iconografie, Quaderni di Studi Indo-Mediterranei XV (2023), ISBN 9791255440659, pagg. 334, prima edizione: novembre 2024, €32.00 Iva inclusa

La diffusione di miti e simbologie inerenti sia draghi che i serpenti-draghi, è vastissima, ed è presente in tutti i continenti. Di lunghezza incommensurabile, sinuoso come un vegetale e spiraliforme come la Via Lattea, il Drago si snoda e s’annoda tre volte nel Cosmo: nell’acqua, sulla terra, e nel cielo. Stringe fra le spire, o rimira dinnanzi a sé, un globo di luce, talvolta fiammeggiante, che sembra promanare dal suo stesso respiro ardente. Le quattro zampe del Drago, così come le sue corna di cervide, alludono alla Terra, sulla quale talvolta cammina. Mentre le fiamme che emette al Fuoco, le ali all’Aria, dov’è talvolta riconoscibile nella forma delle nubi, e le sue squame di pesce all’Acqua. Sovrano dei cieli in tempesta, in diverse tradizioni il Drago è ritenuto la personificazione dei fenomeni metereologici estremi, in particolare del Tuono, del Lampo e dell’Arcobaleno. Primus inter pares, il Drago è allo stesso tempo sia il Signore che l’Archetipo principiale di tutti gli altri rettili, piccoli o grandi che siano.

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