Religioni e Imperi. Il continuo intreccio fra spiritualità e potere temporalenella storia dell’Eurasia, dal VI secolo a.C. fino ad oggi

Call for Papers: Religioni e Imperi. Il continuo intreccio fra spiritualità e potere temporale
nella storia dell’Eurasia, dal VI secolo a.C. fino ad oggi
, a cura di Alessandro Grossato, Kratèr. Quaderni di culture e tradizioni spirituali III (2023) (uscita prevista nel 2024)

Per ragioni ancor oggi dibattute, l’‘età assiale’ è stata lo spazio temporale di emersione sia delle prime religioni universali, che dei primi cinque grandi imperi interculturali: persiano, macedone, indiano, cinese e romano. Quando i due momenti religioso e politico si identificavano, o quasi, mentre l’eccezione confermava la regola. Come dimostra il ‘gran rifiuto’, sia del Buddha che di Cristo, di farsi sovrani universali. Regola confermata poi da Maometto, quando divenne il fondatore di una nuova religione, l’Islam, e del nucleo storico di un nuovo impero, il Califfato, e dove la prima era anche la Legge di quest’ultimo. Sia gli imperi d’Oriente che d’Occidente continueranno a tenersi aperti ad un alto grado di interconfessionalità. I Romani lo faranno anche in effigie, mentre i Mongoli solo dal vivo, entrambi sotto una grande cupola forata al centro, simbolo del cielo. Quella di pietra del Pantheon, a Roma, e quella di feltro, della Ger di Gengis Khan, a Karakorum.