La dedizione alla cultura di Agostino Borromeo, storico dell’Inquisizione

BENEDETTO LIGORIO, da Avanti on line del 6 FEBBRAIO 2024, pagina CULTURA
È venuto a mancare il 4 febbraio il professor Agostino Borromeo, già Professore di Storia presso l’Università di Roma ‘La Sapienza’, è stato uno dei massimi esperti di Inquisizione Romana.
Ha coordinato i simposi internazionali a seguito dell’apertura dell’Archivio per la Congregazione per la dottrina della fede dal 1998 sino all’ultimo tenutosi pochi mesi fa, nel novembre 2023 per il 25° anniversario dell’apertura degli archivi e, che dietro la sua diretta organizzazione e selezione, ha visto la partecipazione di accademici qualificati statunitensi, europei, brasiliani, in un arco tematico che copriva dalla Cina all’Europa alle Americhe e un arco cronologico che attraversava il Rinascimento europeo, la conversione delle minoranze etniche nell’Età barocca (greci, sefarditi, albanesi, slavi), le persecuzioni dei protestanti, il contrasto delle religioni con l’illuminismo, la repressione fascista ed ecclesiastica degli intellettuali in Italia, il complesso confronto vaticano-sovietico nell’Est Europa prima dell’ancora troppo lenta conversione di quelle chiese alla dottrina sociale in direzione progressista a seguito del Concilio Vaticano II. All’ultimo simposio organizzato dal prof. Borromeo presero parte alcune tra le massime autorità dello Stato di Città del Vaticano, tra le quali il cardinale Víctor Manuel Fernández che in un’intervista a Radio Vaticana riportata da Vatican News ha ribadito la necessità di una ricerca storica che sia scientificamente obiettiva non “quelle che chiamiamo chiacchiere, i pettegolezzi, ma dietro tutto questo esiste un valore che consiste proprio nel desiderio di conoscere la verità e non le diverse opinioni”. Borromeo è stato particolarmente attivo nelle organizzazioni caritatevoli che si dedicano all’assistenza dei poveri, dei malati e dei senzatetto, ricoprendo il ruolo di balì del Sovrano militare ordine di Malta (SMOM) e governatore generale dell’ordine equestre del santo sepolcro di Gerusalemme, ma soprattutto è stato uno storico attento alle reti diplomatiche dell’Italia in Età moderna che passavano anche attraverso la curia vaticana, come nel caso di Clemente VIII, Ippolito Aldobrandini di Fano, del quale ha studiato la fitta rete di rapporti diplomatici attraverso le lettere dei nunzi.
Ha svelato la struttura di funzionamento amministrativo della congregazione dell’inquisizione, istituzione repressiva religiosa che agì pesantemente contro il libero pensiero e i progressisti in Italia e in Europa con una propria rete globale. Ha studiato la storia religiosa della Spagna e dei domini spagnoli in Italia e il ruolo della Valtellina come area culturale connettiva tra l’Italia e la Confederazione Elvetica. Nel suo complesso e nella libera e peculiare prospettiva culturale che caratterizza ogni studioso riconosciuto, sempre nel rispetto del rigore scientifico ed epistemologico del mestiere dello storico e della libertà scientifica e della dignità umana e lavorativa degli accademici non la pensavano allo stesso modo, la produzione di Agostino Borromeo ha contribuito ad una internazionalizzazione delle conoscenze scientifiche italiane, che passano anche, in piena autonomia, attraverso le rete culturali dei propri accademici.

Benedetto Ligorio
Ph.D., Post-Doc, Storia Moderna, Sapienza Università di Roma

Si possono leggere per approfondimento alcuni dati bio-bibliografici tratti dalla voce wikipedia spagnola. La Spagna rappresentava un Paese e una tradizione di studi a cui il prof. Borromeo era molto legato:

https://en.wikipedia.org/wiki/Agostino_Borromeo