LONTANOVICINO. Marguerite Porete e la sua divina eresia

ALESSANDRA LUCIANO, LONTANOVICINO. Marguerite Porete e la sua divina eresia, 26° libro della collana “Spiritualità senza Dio”, Ed. MIMESIS.

Con Natale vede la luce il 26° libro della collana “Spiritualità senza Dio?” scritto da Alessandra Luciano. Un’affascinante ricerca storica sul classico manoscritto (Lo specchio delle anime semplici) della mistica Marguerite Porete condannata al rogo a Parigi nel 1310. Con il concetto della Porete di Dio come il “Lontanovicino” occorre fermare la propria corsa, anche quella logica ed analitica. È un concetto (scrive Alessandra Luciano) che più di altri può essere considerato squisitamente eretico. E questa caratteristica “eretica” è certamente un valore, non un limite, del pensiero della Porete. La dissoluzione della rappresentazione del Dio uno e trino, del Dio-uomo verso cui rivolgere sentimenti umani, del Dio come altro da sé e di natura divina contrapposta quella umana, è certamente un approccio che rompe con il dualismo dell’immaginario della cristianità.

De Lo specchio delle anime semplici (Le Miroir des simples ames/Speculum Animarum simplicium in voluntate et in desiderio commorantiu) ricordiamo la magistrale edizione di Romana Guarnieri, cui si deve l’identificazione dell’autrice nella beghina Margherita Porete:  

Guarnieri Romana, Il movimento del Libero Spirito,in Archivio Italiano per la Storia della Pietà,IV, pp. 353-708, Edizioni Storia e letteratura, Roma 1965.Seguita dalla traduzione con saggi a più mani per le Ed. San Paolo (Torino 1994).

Arsa sul rogo come eretica nella Parigi di Filippo il Bello (1310), giudicata eretica e relapsa dal Tribunale dell’Inquisizione di Francia per aver scritto un libro, di cui si tace il titolo, ritenuto pestiferum, continentem herisim et errores, la beghina Margherita Porete si è vista riconoscere solo ai nostri giorni la paternità dello Specchio delle anime semplici e, insieme, la dignità di grande mistica, ai vertici della spiritualità medievale. Il testo, rimasto anonimo fino al 1946 – è vicino, per tensione spirituale, al pensiero del coevo Meister Eckhart, all’origine della mistica speculativa.

Introdotto da tre saggi sugli aspetti storici, estetico-letterari e filosofico-teologici, il testo consiglia a coloro che già hanno messo in pratica i precetti evangelici di limitarsi a praticare soltanto quello dell’amore, diventando in tal modo pienamente liberi (ma non libertini!) e sperimentando la perfetta gioia dello spirito che nasce dalla sequela amorosa del Signore. Questa tesi, in sé perfettamente ortodossa, venne fraintesa e portò la sua autrice al rogo. La versione italiana è accompagnata, a fronte, dal testo medio francese (Quattrocento).

Prefazione storica di Romana Guarnieri
Saggio estetico-letterario di Giovanna Fozzer
Saggio Filosofico-teologico di Marco Vannini
Scheda biografica – Nota biografica
Lo specchio delle anime semplici di Margherita Porete:
versione italiana con testo mediofrancese a fronte e note
Edizione della trecentesca versione dell’opera in volgare
italiano, a cura di Romana Guarneri
Indice biblico – Indici patristico
Indice dei nomi – Indice dei capitoli